Uscire dal panico
Ansia, fobie, attacchi di panico. Nuove strategie nella gestione e nella cura
FrancoAngeli editore, 2000
Il DAP (il Disturbo da Attacchi di Panico) è una sindrome psicopatologica in crescita esponenziale: si calcola che ormai ne soffra una quota variabile fra l’8 e il 10% della popolazione. La stima è per difetto, perché se considerato assieme alle altre sindromi ad esso correlate, come il DAG (cioè il Disturbo d’Ansia Generalizzato), l’ipocondria, le fobie specifiche, le fobie sociali e le diverse fobie della spazialità – agorafobia e claustrofobia – esso sfiora in realtà il 30% della popolazione.
Sindrome dell’inquietudine, divisa fra una spasmodica “fame di vivere” e il bisogno patologico di restrizione e controllo, il DAP è il segno di un’intima scissione della coscienza contemporanea fra universi di valori antitetici e concorrenti. Sovente appiattito nella sua profondità psicologica e aggravato nella sua intensità clinica se affrontato coi soli strumenti classificatori e contenitivi della psichiatria biologica, esso è altresì frainteso dalla psicoanalisi ortodossa.
Il libro di Nicola Ghezzani – basato su una nuova metodologia clinica, la psicoterapia dialettica – restituisce alla sindrome ansiose il suo intimo significato di “malattia della libertà”, malattia che è al cuore di una società e di un mondo che sembrano offrire infinite chiavi per essere liberi, ma nessuna “istruzione per l’uso”.
Nel libro l’ansia e il panico vengono osservati da un’ottica che oltrepassa l’ambito ristretto della psicopatologia per aprire un discorso sulla compatibilità della ricchezza umana individuale con la povertà delle strutture mentali collettive.
Il successo del libro – giunto nel 2020 alla quarta edizione — è dipeso sia dal suo stile, immediato ed evocativo, sia dalla nuova teoria psicologica — la psicopatologia dialettica —, chiara e incisiva nel mostrare la genesi e la soluzione del disturbo.